La 3a edizione del Cineforum-edizione d'Inverno presenta:
Un film di Marco Segato.
Con Marco Paolini, Leonardo Mason, Lucia Mascino, Paolo Pierobon, Maria Paiato. Commedia
Durata 92 min
Il film di Marco Segato con Marco Paolini sarà trasmesso in Sala in una serata evento alla presenza della Libera Cantoria Pisani che ha partecipato al film cantando la sigla finale. e la presenza di Valerio Mazzucato
Un uomo acconciato grezzamente con una pelle d’orso e una maschera spaventosa attraversa un piccolo borgo di montagna. I volti stupiti dei paesani non tradiscono la verità: tutti sanno chi si nasconde sotto l’orrida figura eppure tutti reagiscono inquieti al suo avvicinarsi. I ragazzini lo insultano, le ragazze tremano civettando. Finché la sua corsa si ferma: davanti a un grande falò l’uomo-mostro alza la maschera come nel più classico gesto da commedia dell’arte per mostrare MARCO PAOLINI al suo primo film da protagonista. È l’inizio di La pelle dell’orso di MARCO SEGATO, tratto dal romanzo di MATTEO RIGHETTO.
Il film, come il libro, è la storia di un viaggio che un padre e un figlio fanno dentro se stessi e dentro una foresta di simboli alla ricerca del diàol, il diavolo, un orso che fa strage del bestiame del villaggio terrorizzando la comunità. Un romanzo e ora un film di formazione, dove il padre è Paolini e il figlio è LEONARDO MASON, un quattordicenne di Feltre scelto per interpretare Domenico con il suo sguardo innocente e la sua fragilità fuori dal tempo.
La caccia all’orso si trasforma inevitabilmente in una caccia forse tardiva a quel rapporto tra padre e figlio che i due non hanno mai avuto. Lo sfondo è rappresentato dalle nostre Dolomiti, bellissime e avvolgenti, che difficilmente si vedono così protagoniste al cinema. E poi c’è l’orso. «Una presenza simbolica per il ragazzino - racconta Segato - è un mostro che deve sconfiggere, ma rappresenta anche la paura del futuro, di diventare grandi, l’ansia di perdere i genitori. Incarna le paure e le simboleggia. Tra Domenico e l’orso c’è un rapporto simbiotico, un livello di percezione reciproco, mentre per il padre rappresenta l’ultima possibilità di riscatto per riguadagnare fiducia».
La sigla finale del film è rappresentata dalle note di un canto inedito di BEPI DE MARZI, "PRIMA CHE VEGNA SCURO", che il maestro ha riscritto per l’esecuzione della LIBERA CANTORIA PISANI arrangiandolo appositamente per l’inclusione nel film. Dopo i successi alle proiezioni di Vicenza e Lonigo, la LIBERA CANTORIA PISANI eseguirà in diretta, per la rassegna VO’ AL CINEMA, la sigla finale del film LA PELLE DELL’ORSO di Marco Segato.
LIBERA CANTORIA PISANI:
Libera da ogni vincolo che non sia quello del piacere per il canto corale, la Libera Cantoria Pisani canta la leggerezza. Il coro predilige il canto a cappella, dal canto gregoriano alla polifonia rinascimentale; promuove la musica d’oggi e incita la musica di domani; ama deviare su percorsi desueti, anche creando sinergie con le arti visive, con il teatro e con la danza. Filiazione del gruppo è la Schola Vincentiana, punto di riferimento per la musica corale liturgica e concertistica presso la Chiesa di San Vincenzo Martire in Vicenza. Importanti musicisti italiani e stranieri hanno creato per la L.C.P.; di stimolante vivacità sono i sodalizi con i compositori Gaetano Lorandi e Renato Miani. Oltre che sul territorio nazionale, il coro si è esibito in Islanda, Spagna, Inghilterra e Germania. L’ultimo viaggio in Islanda è raccontato nel film “Ora si ferma il vento”, per la regia di Marco Segato, disponibile in DVD. La L.C.P. è diretta da Filippo Furlan. www.cantoriapisani.it